“Io Voglio Divorziare”. Quanti di voi ricordano queste strazianti parole, pronunciate da Miranda Hillard a Daniel Hillard, nel film Mrs. Doubtfire, dove uno straordinario Robin Williams vestiva i panni di un genitore neodivorziato, al quale era stato inibito il diritto di visita ai figli e che si reinventava bambinaia sulla settantina, pur di poter stare con loro tutti i pomeriggi? Molte persone si rivolgono al nostro Studio poiché, pur avendo maturato la scelta separativa, desiderano prima capire a cosa esattamente andranno incontro. Vediamo dunque oggi di dare una risposta ai maggiori dubbi di chi sta affrontando un periodo così difficile e magari offrire qualche buon consiglio pratico.
La decisione di separarsi.
La scelta di separarsi è certamente una scelta dolorosa, che porta con sé un forte senso di colpa e di fallimento personale, assai difficile da comprendere e ancor più da descrivere. Spesso il rapporto durava da molti anni (l’ISTAT ha stimato che in media un matrimonio ha una durata di 15 anni), magari sono nati anche dei figli, sui quali non devono ricadere le conseguenze negative della scelta separativa, e dunque capita sovente che il senso di smarrimento prenda il sopravvento, tanto in chi lascia quanto in chi è lasciato.
Trattando con costanza una materia così complessa e delicata, ci sentiamo dunque di consigliare, in linea generale, di parlare a cuore aperto con il partner e di rappresentargli la decisione di separarsi privilegiando un approccio mediativo, e soprattutto evitando di lasciarsi andare a recriminazioni ed all’elencazione delle ragioni per cui si ritiene che il matrimonio sia diventato improseguibile.
Così facendo si potrà tentare, e spesso riuscire, di tenere al minimo la conflittualità tra i coniugi, da ritenersi inevitabile in una fase così difficile, e porre le basi per una separazione più indolore possibile e soprattutto rapida.
Le questioni economiche.
Una delle questioni da tenere in mente, quando si decide di porre fine ad un matrimonio, sono le implicazioni economiche: i due separandi, infatti, si ritroveranno a dover sostenere il doppio delle spese “domestiche” che una volta sostenevano insieme (ad es. due case, due bollette del gas, della luce e di internet, due spese alimentari, etc.).
Tale circostanza, che non deve costituire un deterrente rispetto alla decisione di separarsi, deve però essere al contempo attentamente ponderata, al fine di individuare delle soluzioni condivise che siano accettabili da entrambi i separandi e che non comportino evitabili sforzi per entrambi, sulla scorta della conflittualità. Infatti, è dimostrato che la cooperazione ed il dialogo aperto sui risvolti economici che la separazione inevitabilmente comporterà, contribuiscano in modo positivo alla creazione di un clima maggiormente disteso tra le parti, nella difficile fase di trattativa prima del giudizio. E ciò, il più delle volte, con conseguenze positive sulla procedura di separazione, che risulterà maggiormente rapida e soddisfacente.
I figli.
Molti nostri Assistiti presentano forti dubbi per quanto riguarda i figli: pensano, erroneamente, che stare insieme per il solo bene dei figli possa essere una soluzione possibile ed auspicano che ciò sia sufficiente a dare aria nuova e fresca ad un rapporto ormai infeltrito. Una simile soluzione, tuttavia, il più delle volte non porta alcun beneficio ed anzi conduce invece ad un ulteriore peggioramento della situazione familiare, con le inevitabili conseguenze negative proprio a carico di quei figli che i genitori volevano tutelare.
I genitori, allora, dovranno avere il coraggio di prendere una posizione tenendo sempre presente che l’interesse supremo dei figli, in fase di separazione, è proprio quello di non essere costretti ad assistere al fallimento del matrimonio ed essere coinvolti nel modo minore possibile in liti continue e ripicche. Entrambi i separandi, dunque, dovranno essere i primi a dimostrare ai figli che si può essere buoni genitori anche da separati, nel rispetto del principio della cogenitorialità, e adattarsi, con senso di responsabilità alla nuova situazione. I figli, infatti, non sono felici quando i genitori restano insieme a tutti i costi, ma lo sono quando i genitori dimostrano che, anche se separati, possono ancora assolvere a pieno alla propria funzione e, perché no, tornare felici a loro volta.
Per questo motivo, nella consapevolezza che ogni separazione, dalla più pacifica a quella più aspra e conflittuale, porta in sé un percorso unico e personalissimo, i nostri Professionisti offrono la possibilità di ottenere non solo un’assistenza giuridicamente qualificata, ma anche e soprattutto un pacchetto di servizi di supporto, che consentono all’Assistito di esprimere completamente le proprie esigenze e vederle finalmente ascoltate.
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